Intervista a Nico Lippolis – batterista degli “UR”
La musica vista come visione ancestrale, il suono come strumento per mettere in risalto l’aspetto creativo. La passione che nasce e cresce, che si mescola senza sosta con la filosofia, l’arte e la letteratura, concetti all’apparenza complessi, ma che in realtà nascondono un significato universale di concepire l’arte nelle sue più differenti forme, una visione olistica, la musica come medicina.
In una tiepida mattina di aprile l’incontro con Nico Lippolis, batterista degli UR è un racconto di vita artistica e non solo. Fin da bambino appassionato di musica e ritmo, Nico nel 1993 decide di partire dalla sua città (Fasano) per diventare il protagonista di un’avventura in giro per il mondo, che continua tuttora, e che dal 1994 lo vede protagonista (da quando si è trasferito) a Berlino, della scena musicale della capitale tedesca.
Ma Nico ha girato in lungo ed in largo, da Londa a New York, dalla Cina al Giappone, dove ha collaborato col sassofonista giapponese Soon Kim col quale ho suonato la batteria nel suo quartetto jazz o ancora con protagonisti del panorama musicale come i Kamikaze Queens.
La stabilizzazione in Germania è il progetto degli UR: nel 2021 esce il primo album intitolato “City of UR”.
UR è laboratorio sonoro costantemente al lavoro: la band è formata da Jacopo Bertacco alla chitarra/synth/voce e Nico Lippolis appunto alla batteria. L’album d’esordio composto da 11 tracce è un una chiara denuncia verso un establishment che crea senso di disagio e squilibrio prodotto dalla disumanizzazione della vita, dividendo persone e popoli e sviluppando odio ed intolleranza.
La band negli anni ha collaborato con artisti di diverso genere, a proprio agio tra rock, jazz e musica sperimentale, condividendo il palco con diversi artisti come ad esempio con membri degli Einstürzende Neubauten, Bob Rutman, Mad Kate: nei live la band è dirompente e trascinante, tra improvvisazione e lunghe immersioni psichedeliche.
Sperimentazione ed innovazione che attirano l’attenzione di un’artista affermata come Malika Ayane che li porta con sé nei teatri durante il suo tour “Domino” (tra il 2018 e il 2019), ma li coinvolge anche nel progetto collaterale, in un trio, dove le sonorità di Jacopo e Nico trovano agio e accompagnano quelle di Malika in nuovi arrangiamenti creati appositamente per i maggiori club italiani.
Da oltre un decennio la band prende parte a festivals in tutta Europa, testimonianza di un rock progressivo e ricco di contaminazioni.
UR: un progetto musicale tutto da conoscere ed apprezzare.
Articolo di Giuseppe Frascella