Disponibile dal 14 giugno su tutte le piattaforme digitali “STRESS”, il nuovo singolo di DIREI prodotto da MANINNI. Il brano dalle sonorità indie-pop affronta il tema dell’ansia sociale tra i ragazzi sempre più condizionati dai modelli di perfezione e dal bisogno di performare a tutti i costi. Sentirsi sbagliati o poco realizzati, ritardare gli studi universitari, cambiare decisioni troppe volte e paura di approcciarsi a qualcuno o a qualcosa. L’idea del testo è nata da una frase di un foglietto illustrativo di un medicinale che riportava la frase “usa la respirazione per calmare l’ansia”.
Direi è Riccardo Sassanelli, polistrumentista laureando in musica pop rock al conservatorio N. Rota di Monopoli. Si avvicina alla musica e alla scrittura all’età di 18 anni: il suo primo singolo “Atlantide Sommersa” viene inserito nella colonna sonora del film italiano “Li dove è stata perduta” attualmente presente su amazon prime e vince il primo premio assoluto al “HEART INTERNATIONAL ITALIAN FILM FESTIVAL” di Bologna. Il brano entra anche in rotazione radiofonica su numerose emittenti tra cui “Radio Italia” e “Radio Latte e Miele”. Pubblica nel 2024 il singolo “Bruxelles” prodotto da Mannini ed entrato in altra rotazione su Mtv che ha selezionato DIREI come artista mese di febbraio.
Un brano (scritto insieme allo stesso Maninni) che affronta le ansie dei più giovani, che nasce da quei modelli piuttosto stereotipati, dover a tutti i costi indentificarsi in quel modo di fare e di essere comune, senza tenere conto che ciascuno ha i propri tempi e la propria individualità. Da questa consapevolezza nasce un testo profondo, ma dal ritmo fresco e moderno, che racchiude in sé anche la speranza che le difficoltà si superano: un futuro che oggi appare incerto e caotico, ma che potrà trovare prima o poi quella strada verso la felicità e il riscatto.
Indubbiamente un pezzo interessante e che fa riflettere, per un artista giovane, ma che riesce a mettere in musica tecnica ed eleganza tirando fuori in modo diretto le sue idee più intime.
Articolo di Giuseppe Frascella