Il ritorno di Nacci con “Stai Qua”
Dopo il “bisonte” il singolo d’esordio di Vittorio Nacci, classe 1985, autore, musicista, produttore e figura poliedrica della scena musicale pugliese, che dopo la lunga esperienza discografica al timone della band iohosemprevoglia, ha intrapreso una nuova avventura artistica inaugurando un percorso musicale autonomo, che unisce il cantautorato italiano a sonorità alternative d’oltreoceano, è in uscita in questi giorni il suo nuovo singolo “Stai qua”, in attesa del primo album del suo progetto musicale da solista.
Dopo aver militato da chitarrista in formazioni punk-hardcore del barese, frequenta il Centro Europeo Toscolano di Mogol e si diploma come autore, diventandone poi assistente alla docenza. Nel 2003 mette insieme gli iohosemprevoglia, progetto musicale con all’attivo diversi EP, due LP e un’intensa attività live nazionale e internazionale (arrivando a suonare sul Mambo Stage dello Sziget Festival di Budapest). Nel 2012 viene selezionato con la band per il 62° Festival di Sanremo, nella sezione nuove proposte, piazzandosi al secondo posto. Ne conseguono un contratto con Sony Music, un disco omonimo e l’entrata nel roster di Sony/ATV come autore. Successivamente pubblica il libro di racconti La mandria umana (CSA Editrice) e parallelamente all’attività della band produce diversi progetti della scena pugliese. Prosegue con la band fino all’approdo in solitaria del 2024 per la NOS Records.
Nel nuovo singolo appare esplicito il dialogo tra le solitudini e tutto si colloca in una dimensione amorosa, nel sentimento irragionevole che non cede e non crede alla finitudine.
Succede che il protagonista, non vedendo né capendo la nuova dimensione dell’amata, s’infila in ragionamenti tipicamente tossici, non lascia andare l’idea che lui non abiti più il cuore di lei la quale nei suoi confronti non pratica più il dono della cura, dell’attenzione, della tenerezza, del tatto amoroso. Lui resta immobile e passivo in una casa, allegoria della sua chiusura, non riuscendosi a spiegare la distanza, ormai irrecuperabile, della persona amata che non abita più il suo abbraccio.
Il videoclip animato, realizzato da Giuseppe Sciorsci con l’idea dello stesso Vittorio Nacci, descrive proprio lo sfilacciamento sentimentale che ci si trova a vivere e subire in casi come questo.
Il finale (del brano e del videoclip), è quello che ci si augura tutti facciano quando si vive all’interno di una relazione così velenosa.
Un altro brano tutto da scoprire per un autore di indubbio valore.
Articolo di Giuseppe Frascella