MUSE, a Bari arriva Daniela Pes.
Daniela Pes 21 dicembre 2023 – Officina degli Esordi, Bari
La rassegna MUSE, organizzata in giro per la Puglia e che propone esibizioni artistiche (danza, canto, teatro) di esponenti di sesso femminile prosegue con l’arrivo della vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come Miglior Opera prima con il suo album d’esordio Spira: Daniela Pes.
Daniela Pes è un talento fatto di mille sfaccettature, non è solo una musicista, una cantante, una strumentista, ma la carica che viene fuori da questa giovane donna è qualcosa che quasi si può toccare, sentire sulla pelle, come l’alito del vento freddo invernale che colpisce i polsi scoperti.
Descrivere l’immensità, il colmo della sensualità che trasuda da questa 31enne così talentuosa è veramente difficile, rischierei di cadere nel banale o peggio ancora di non riuscire a trovare parole adatte per farvi capire quanto il concerto mi abbia, piacevolmente, colpita.
Partiamo dal presentare Daniela, classe 1992 nata nel cuore della Gallura ed è di questo dialetto che le parole compongono le sette tracce di Spira. Per citare le parole usate dagli organizzatori dell’evento di elettronica elegante e oscura, con beat dal respiro cosmico, avvolti dal canto di un’artista votata alla destrutturazione:
“Un album con tracce di elettronica elegante e oscura, con beat dal respiro cosmico, avvolti dal canto di un’artista votata alla destrutturazione della forma canzone e alla decostruzione della lingua. Un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro, come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.”
Prima dell’esibizione di Daniela Pes c’è stata l’esibizione di Gaia Banfi, una cantante, cantautrice, musicista e produttrice Italiana. Che ha ben saputo riscaldare i presenti accorsi con suoni pop/elettronici/alternative. La musica di Gaia si fonde con le parole come se queste fossero un contorno, una ciliegina su un dessert che sarebbe buono anche senza, ma che forse senza non sarebbe totalmente completo.
Nella scarsa mezz’ora in cui si è esibita ha veramente colpito i presenti che l’hanno applaudita e hanno ondeggiato a suon di bit elettronici oltre che fissato il palco rapiti dalle movenze sicure e trascinanti, perché quando la musica ti prende e ti rapisce lo si scorge e in Gaia si è visto proprio come poco dopo lo si è scorto in Daniela.
Promosso questo live e il progetto MUSE. Speriamo si dia più spazio alle donne in tutti i campi e non lo dico perché sono donna sia chiaro.
Fotografie e testo Iolanda Pompilio