BRUCIA ANCORA – MEGANOIDI

Live al Whisky a go go – The Republic of Rock (Pulsano Marina, TA)

Essere dei “musicisti di professione”.
Prima ancora di iniziare il concerto, la battuta di Davide Di Muzio, leader dei Meganoidi, è una stoccata alla produzione musicale contemporanea, fatta di metriche sfasate, di basi composte troppo spesso su un computer, arricchite con voci truccate e condite con l’approccio di chi pare si stia cimentando in un passatempo più che in un lavoro.
In venti anni di carriera, i suoi Meganoidi di professionalità ne hanno acquisita a palate, mescolando perfettamente ska e punk rock, e l’hanno sfoggiata, ancora una volta, anche venerdì 2 agosto al Whisky a go go – The Republic of Rock (Pulsano Marina, TA) di fronte ad un pubblico di nicchia, e quindi di qualità.
La serata del “Brucia Ancora Tour”, l’ennesima in giro per l’ Italia del loro corposo tour estivo, è la fotografia di una band che ha attraversato questi anni a testa alta, consapevole che godere di visibilità negli anni duemila e goderne adesso, è qualcosa di completamente differente.
Il grande compromesso rappresentato dalla televisione musicale, che ha visto nei primi duemila la band genovese protagonista delle rotazioni sulle più note emittenti di settore, da MTV Italia a VIVA, è stato superato dalla fluidità intangibile del nuovo mercato dei numeri, che non considera più la vendita dei dischi come fattore determinante per misurare l’impatto di un artista.
Dunque, la scaletta è il percorso di questi due decenni, dagli anni dell’album di debutto “Into the Darkness, Into the Moda” (2001), rievocati con il primo inno della band “Meganoidi”, alla più nota “Supereroi”, per cui Davide Di Muzio ha rispolverato uno degli aneddoti di quando, in giro per le strade di Genova, venne fermato dalle forze dell’ordine: “voi siete gli s****i che cantano contro la Municipale!?”. Di quei momenti, afferma, sono rimasti dei simpatici ricordi, ma anche l’idea che col tempo si cresce, e con esso cambia anche la visione di alcune sfumature.
Nonostante i nostri di ricordi, nel tempo la band è cambiata e cresciuta anche da un punto di vista compositivo. Non sono quindi mancati i momenti più sensibili, segnati in particolare dal singolo “Mia” (in cui il gruppo pare ispirato ai “vicini di casa”, i toscani Negrita), e dal momento più romantico della serata, segnato dalla splendida “Gocce”, estratta dal più recente album “Delirio Experience” (2018).
La chiusura non poteva che spettare al brano più atteso e cantato della serata, l’inno “Zeta Reticoli”, un brano che ha segnato le emozioni e il senso di inadeguatezza dei millennials alternativi italiani, sospinti anche dalle sensazioni e dalle esperienze controverse della Genova dei primi anni duemila.
L’aspetto più intrigante è che i Meganoidi sono ancora lì: tra la voglia di bruciare ancora e l’attesa del momento per un ulteriore slancio, racchiusi in un perimetro in cui potersi sentire a proprio agio, in compagnia di una ristretta cerchia di intimi, di amici.
Perché i valori della genuinità e della semplicità restano ancora le caratteristiche dei più forti, dei più grandi, dei Meganoidi, che in questi anni segnati dal marketing selvaggio e da tantissimo narcisismo, con la decisione di restare coerenti alla loro natura, si trasformano finalmente in quello che forse hanno sempre desiderato essere: dei fighissimi antieroi.

Playlist Spotify ufficiale fornita dai Meganoidi:

https://open.spotify.com/playlist/5idMhP8BhwjY5b6p2r5pQ8?si=604207f25adb4293

Testo di Giancarlo Caracciolo

Fotografie di Marco Carrano