Oggi parliamo di un altro talento musicale del nostro territorio, Dino Semeraro in arte Iucca, che proprio in questi giorni lancia il suo nuovo progetto da solista con Nos Records, “Amore senza fretta”. Otto canzoni d’autore tra Serge Gainsbourg, gli anni ’60 e ’70 e il pop italiano.
Iucca vanta un curriculum ultraventennale, tutto all’interno della scena alternative-rock italiana: già alla fine degli anni Novanta è tra i fondatori dei Leitmotiv, band di culto nel tarantino, con cui ha registrato 2 Ep e 4 LP e suonato in centinaia di concerti in Italia e all’estero, partecipando alla Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo a Skopje, Macedonia. Ha tenuto numerosi concerti dal vivo e collaborazioni in studio con il cantautore Amerigo Verardi, padre nobile dell’underground musicale italiano e neo-Direttore Artistico di NOS Records. Semeraro ha anche suonato e inciso un LP con la band Elius Inferno and Magic Octagram, esibendosi allo Sziget Festival di Budapest. Realizzatore di colonne sonore per il cinema e per il teatro, è stato co-fondatore dell’agenzia Pelagonia, curando la direzione artistica di numerosi live-club pugliesi.
E’ lo stesso musicista a raccontarci come è venuto fuori il disco: «Racconto storie d’amore universale. Sono stato sempre affascinato da quelle figure un po’ fuori dagli schemi. Uomini emarginati, cortigiane che amano senza fretta, che hanno paura e voglia di cambiare. Gente che scappa dalla o verso la propria terra, lasciando un amore o magari cercandolo. Una Terra che non è contenta, che si ribella. Una Terra che abbraccia il mare, che ama e odia un essere umano che non la rispetta più. C’è la natura, il mare, la luna, i luoghi del cuore».
Otto brani dal tipico sapore estivo, ma al contempo un album raffinato, elegante, energico, ma anche caldo, intimo e confidenziale: canzoni pop/rock, magistralmente arrangiate in chiave elettro-pop, dove risaltano le melodie tipiche di quegli anni 60/70 che hanno fatto grande la musica.
I temi trattati nell’album mettono in risalto la sua sensibilità, una certa empatia e vicinanza per gli emarginati, dove tutto è volutamente cadenzato con calma e senza fretta, chiara contrapposizione rispetto ai ritmi troppo sostenuti che spesso la vita moderna ci impone: quel bisogno di rallentare l’andatura e riprendere a sognare, dove si alimentano con più facilità i ricordi, i luoghi amati nell’infanzia, il mare, la campagna, e lo sguardo perso sulla Luna. Gli otto brani scorrono tra batterie sature, riff esotici di chitarre e vecchie tastiere analogiche, con un sound fresco e moderno.
Il nuovo lavoro è Su Spotify e su tutte le piattaforme digitali dal 7 giugno, distribuito da Believe Music.
Un album ricco di contenuti, tutto d’ascoltare.
Articolo di Giuseppe Frascella