Dal tour coi Blink-182 al sogno di collaborare con Bocelli. Il ritorno di Justin Mauriello nella scena punk rock

A venti anni dopo la sua uscita dagli Zebrahead, il cantante punk rock californiano Justin Mauriello prosegue la sua carriera col progetto I Hate Kate.
Di seguito un’intervista rilasciata in esclusiva per Puglia Rock.
Ciao Justin, benvenuto tra il pubblico italiano di Puglia Rock e grazie per questa intervista.
A venti anni dal tuo cambio di rotta artistico, il mondo della musica e del punk rock sembra cambiato in una maniera nemmeno immaginabile fino a pochi anni fa.
Ciao a voi ragazzi! Beh, il mondo della musica cambia costantemente.
Negli anni ’90/’00, se eri parte di una grande band, con grandi canzoni e un grande capacità di performance dal vivo, attiravi l’attenzione delle etichette, soprattutto se avevi carisma… funzionava così e funzionava bene.
Oggi c’è ancora chi sostiene che gli editori debbano fare tutto per i loro artisti, e c’è chi crede che una volta che hanno gli strumenti, spetti agli artisti continuare a tessere la rete di relazioni.
Oggi invece per attirare l’attenzione delle etichette devi dimostrare di essere un artista/band autosufficiente e, quando arrivano certe opportunità, non sempre ne hai davvero bisogno.
Detto questo, oggi ormai sono per l’autosufficienza. È vero, se hai un team ti può aiutare a facilitare alcune relazioni, ma le migliori sono sicuramente quelle che crei tu stesso.

E in questo senso, stai di nuovo producendo musica anche grazie al tuo passato discografico.
Si, relazioni, come quella che ho coltivato con un grande amico conosciuto ai tempi della Sony, Mo Pérez dei Delux, una band punk rock molto forte in Messico, e che al momento ha portato ad un brano prodotto insieme agli I Hate Kate.
Le relazioni possono quindi essere mantenute, anche oltre le regole dei contratti?
La musica è così potente che unisce le persone di tutto il mondo! Puoi avere amici con cui hai fatto un tour, con cui hai scritto o persino con cui hai dormito su un divano in diverse parti del mondo… e chi lo sa!? Potresti fare una canzone con loro un giorno! Questa è magia.
In questi anni come I Hate Kate, avete pubblicato diverso materiale, anche sotto il nome Darling Thieves. Ci sarà un singolo album riassuntivo?
Sai, ho pensato di fare qualcosa del genere. Ma su questo resto pur sempre una rockstar, quindi penso che la risposta migliore per ora sia: “You neva, neva know!”
Allora cambiamo discorso. Tu sei un “figlio” del sud Italia. Sapevi che la scena punk rock è sempre più popolare qui? Solo qui in Puglia potrei citare alcuni centri culturali in questo senso: dal Cinzella Festival che è riuscita a portarci gli IDLES, al Whisky a go go The Republic of Rock che ha ospitato i Crocodiles.
Quindi, la domanda è d’obbligo: quando torni a “casa”?
Si, sono originario delle zone di Napoli, mi sento italiano e non giusto per dire, è qualcosa che sento davvero dentro di me! Mi piacerebbe tantissimo passare più tempo lì da voi, magari in giro a suonare nei posti che hai citato, ma anche più semplicemente per immergermi nella bellezza delle vostre terre, anzi delle nostre!
Pensiamo oltre. Se dovessi trovarti da queste parti, con quale artista italiano ti piacerebbe collaborare?
Ottima domanda! Cavolo, può sembrare molto ambizioso ma mi piacerebbe fare un’opera punk insieme ad Andrea Bocelli. È un’icona musicale a prescindere dai generi, e poi quanto sarebbe intrigante e originale fare qualcosa di simile!?
Inoltre, ho un caro amico lì da voi che mi ha fatto conoscere alcune delle vostre band, in particolare i Ministri e i Meganoidi: ammetto che sono diventato un loro fan, e sarei entusiasta di collaborare anche con loro!

Articolo di Giancarlo Caracciolo

ENGLISH VERSION

Twenty years after his exit from Zebrahead, Californian punk rock singer Justin Mauriello continues his career with the project I Hate Kate. Below is an interview released exclusively for Puglia Rock.

 

Hi Justin, welcome to the Italian audience of Puglia Rock and thank you for this interview. Twenty years after your artistic change of course, the world of music and punk rock seems to have changed in a way that was not even imaginable until a few years ago.
Hello guys! Well, the world of music is constantly changing. In the 90s/00s, if you were part of a big band, with great songs and a great live performance ability, you attracted the attention of labels, especially if you had charisma… It worked like this and it worked well.
Today there are still those who argue that publishers should do everything for their artists, and there are those who believe that once they have the tools, it is up to the artists to continue to weave the network of relationships.
Today, however, to attract the attention of labels you have to prove that you are a self-sufficient artist/band and, when certain opportunities come, you don’t always really need them. That said, today I am for self-sufficiency. It’s true, if you have a team it can help you facilitate some relationships, but the best ones are definitely the ones you create yourself.
And in this sense, you are producing music again also thanks to your recording past.
Yes, relationships, like the one I cultivated with a great friend I met at the time of Sony, Mo Pérez of Delux, a very strong punk rock band in Mexico, and which at the moment has led to a song produced together with I Hate Kate.
Can relationships therefore be maintained, even beyond the rules of contracts?
Music is so powerful that it unites people all over the world! You can have friends you’ve toured with, written with, or even slept on a couch with in different parts of the world… and who knows!? You might make a song with them one day! This is magic.
In these years as I Hate Kate, you have published various material, even under the name Darling Thieves. Will there be a single album summary?
You know, I thought about doing something like that. But on this I still remain a rock star, so I think the best answer for now is: “You neva, neva know!”
Yes, I’m originally from the Naples area, I feel Italian and not just to say, it’s something I really feel inside me! I would love to spend more time there with you, maybe around playing in the places you mentioned, but also more simply to immerse myself in the beauty of your lands, or rather ours!
Let’s think further. If you were to be around here, which Italian artist would you like to collaborate with?
Great question! Gee, it may sound very ambitious, but I’d like to do a punk opera together with Andrea Bocelli. He is a musical icon regardless of genres, and then how intriguing and original would it be to do something like this!? Also, I have a dear friend there with you who introduced me to some of your bands, in particular Ministri and Meganoidi: I admit that I became a fan of theirs, and I would be thrilled to collaborate with them too!
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