“L’Ultima Sera”, il sogno americano raccontato da Cristiano Cosa
Dopo una pausa durata due anni, Cristiano Cosa rompe il silenzio e torna a pubblicare la sua musica, con maturità e stile rinnovati, per raccontare le storie di chi vive il trasferimento in una grande città come New York, da sempre oggetto di sogni e grandi cambiamenti.
“L’Ultima Sera”, già parte della colonna sonora originale del docufilm New York Solo Andata di Davide Ippolito, prodotto da LuckyHorn Entertainment in uscita su Prime Video, parla proprio di chi accetta il destino di essere “sradicato” dal proprio paradiso, parafrasando il testo, per percorrere una strada fatta di aspirazioni e possibilità, offerte ancora oggi dal contesto a stelle e strisce. Il nuovo singolo sarà disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming e con videoclip ufficiale su YouTube a partire dal 27 ottobre 2023.
Il brano, suonato dal vivo in anteprima all’Istituto Italiano di Cultura a New York, in occasione della prima mondiale del film, rappresenta un’evoluzione artistica per il cantautore pugliese che ha lavorato duramente per dare vita a una canzone che punti dritto al cuore di chiunque vive, o ha già vissuto, un’esperienza da expat, come quella dei protagonisti della pellicola.
Cristiano Cosa non ha mancato di condividere il suo entusiasmo riguardo al nuovo singolo e all’esperienza vissuta nella Grande Mela:
«Non voglio essere retorico ma, quando ho saputo che avrei preso parte a questo progetto, ho iniziato a tremare dentro: non pensavo potesse mai capitarmi così presto di cantare negli States. Oltretutto un brano per una colonna sonora, presentato su un palco prestigioso in Park Avenue. Sono davvero emozionato e felice di quanto è emerso in fase creativa e in studio: quando ho iniziato a scrivere, non avevo ancora visto alcun girato. Mi erano stati dati degli input e qualche spoiler della trama, senza vedere niente. Ho cominciato a studiare e appassionarmi alla storia delle migrazioni, a documentarmi sulla diaspora italiana, a chiedere a tanti amici cosa significasse trasferirsi all’estero e sentire la mancanza del proprio Paese d’origine. Ho vissuto musicalmente e idealmente questa sensazione. A quanto pare, dai feedback ricevuti, ci abbiamo preso!».
Proprio come il docufilm, anche la produzione del singolo è stata curata dalla casa di produzione italoamericana LuckyHorn Entertainment, con sedi in Italia e negli Stati Uniti, capitanata dal produttore esecutivo Simone D’Andria che, per l’occasione, si è affidato alle mani del professionista Francesco Gaudio, produttore artistico e co-autore del brano, nonché mix e mastering engineer.