Caparezza a Oversound Music Festival
L’Exuvia Tour è una macchina che è ormai in moto da fine giugno e che finalmente fa tappa a Lecce. Uno show completo che non porta in giro semplicemente la musica, ma la stessa natura dell’artista che è Caparezza e lo fa mettendo in scena coreografie con ballerini professionisti che accompagnano ogni brano e la scenografia data da riproduzioni giganti in cartapesta.
Ci son voluti due anni per poter assistere a questo show ma ne è valsa la pena.
Questo è un album che ha come sfondo la foresta e che descrive evoluzione e cambiamento che ognuno di noi ha affrontato nella vita, come ad esempio il passaggio all’età adulta –affrontando una serie di prove che hanno come comune denominatore “il dolore” accelerando il processo per diventare adulti– sottolinea Caparezza. Altri hanno già sperimentato questo tipo di passaggio sempre con tema la foresta, simbolo del dolore, come ad esempio Dante che per scrivere la Divina Commedia e per ritrovare se stesso ha dovuto attraversare l’inferno partendo dalla selva oscura (foresta), Shakespeare che ha scritto “Notte di una Mezza Estate” ambientato sempre in un bosco (foresta), Čajkovskij che per musicare Il Lago dei Cigni si trovava in una foresta.
Mette in scena anche il cambiamento appunto,e lo fa ironicamente cantando Fugadà vestito da lumacone gigante con tanto di corna ma che affronta una metamorfosi spogliandosi dal guscio.
Interagisce col pubblico e racconta aneddoti, come quello che ha ispirato la stesura di Campione dei ‘90, quando dopo essere stato al Festival di Castrocaro un discografico lo riconobbe sul treno. Sottolinea il fatto di come andando avanti e nonostante le varie campagne di sensibilizzazione ci si ritrovi costantemente davanti a delle persone che non hanno il minimo rispetto per la natura.
Lo show va avanti, tra cori e gente che salta e balla catturati dalla travolgente energia di Michele. In scaletta sono presenti tutti i pezzi di Exuvia, ma a completare lo spettacolo non potevano mancare anche altri pezzi che hanno sancito la sua popolarità, come Fuori dal Tunnel la cui frase finale racchiude il senso del cambiamento e dell’adattamento al mondo, è una frase che fa capire che nella vita c’è bisogno di tutto del positivo e del negativo, in modo da poter evolvere con una coscienza del mondo e di sè stessi.
“Si vive di ricordi, signori, e di giochi
Di abbracci sinceri, di baci e di fuochi
Di tutti i momenti, tristi e divertenti
E non di momenti tristemente divertenti”
Silvia De Rosa
Scaletta:
Canthology
Fugadà
Larsen
Campione dei novanta
Contronatura
Mica Van Gogh
Eyes Wide Shut
Una chiave
Il mondo dopo Lewis Carroll
Goodbye Malinconia
China Town
La certa
El sendero
Ghost memo (skit)
Come Pripyat
Vengo dalla Luna
Abiura di me
Zeit!
La scelta
Ti fa stare bene
Exuvia
Vieni a ballare in Puglia
Fuori dal tunnel
Fotografie di Riccardo “Giulietto” Greco
Testo di Silvia De Rosa