Medimex, grande chiusura con Pulp e The Jesus and Mary Chain

Non ci poteva essere finale migliore nella seconda e conclusiva serata di questa emozionante edizione del Medimex.

Prima dell’entrata in scena di vere e proprie icone musicali come The Jesus and Mary Chain e i Pulp sono stati i Guatemala (come open acting) a farci scoprire la loro freschezza musicale, attraverso un personalissimo stile rock, con chiare influenze ritmiche ed etniche.

Poi sul palco sono apparsi i The Jesus and Mary Chain che con il loro sound alternative rock fortemente caratterizzato hanno acceso l’entusiasmo del pubblico: la band di Jim Reid che da quarant’anni calca i palcoscenici internazionali e che ha rivoluzionato con il proprio stile la scena di un’intera generazione dando vita allo shoegaze, un nuovo genere musicale che si è sviluppato alla fine degli anni Ottanta nella scena britannica, ha proposto una miscela unica di elementi, tra voci sognanti e oscurate, effetti e distorsioni di chitarra, suoni ad alto volume e feedback, dal caratteristico suono onirico.

Il concerto una bellissima carrellata dei loro più grandi successi, una celebrazione della loro carriera segnata da una musica profonda, romantica, intensa, che nella tradizione ed innovazione hanno sempre trovato il giusto spazio.

Gran finale poi con i Pulp: il potente rock del gruppo britannico ci ha riportato con la memoria alla grande epopea musicale degli anni Ottanta e Novanta: musica trascinante, coinvolgente, tra momenti di suono colto ed energico, che ha fatto cantare e ballare i fans.

Un’ora di grande musica accompagnata dai loro successi, da “Disco 2000”, a “Babies”, da “Something changed” a “Common People”. Il pubblico ha intonato insieme al frontman Jarvis Cocker, le loro canzoni, per un’esibizione davvero da ricordare.

Si conclude così questa edizione del Medimex, che anche quest’anno ha regalato momenti di grande musica e artisti di grande livello.

Foto di Fabio De Vincentiis

Articolo Giuseppe Frascella