ALMANACCO ROCK

Buon Compleanno Ozzy

Quando nel 2020 esce il suo album di inediti “ Ordinary Man” l’ossimoro artistico appare fin troppo evidente, perché dell’esistenza spericolata, della carriera, del mondo di Ozzy Osbourne di ordinario non c’è assolutamente nulla, anzi deve considerarsi al contrario, tutto all’eccesso, un personaggio al di fuori degli schemi. John Michael Osbourne nasce a Birmingham il 3 dicembre 1948; l’infanzia non è semplice, vissuta al limite. Le condizioni familiari disagiate, problemi di linguaggio e apprendimento caratterizzeranno i primi anni del giovane Ozzy (a proposito secondo la leggenda l’appellativo Ozzy gli fu dato da quel Tony Iommi con cui in futuro avrebbe formato i Black Sabbath). Durante la giovinezza anche se osteggiato dal padre si avvicina alla musica, mettendo in mostra notevoli capacità vocali e cosi in poco tempo insieme a Tony Iommi, Bill Ward e Geezer Butler nascono i Black Sabbath, che con i loro “riff” durissimi accompagnati da testi tenebrosi, sono l’archetipo della “ heavy metal band”, punto di riferimento per una schiera infinita di imitatori, restano memorabili lavori come Paranoid, Master of Reality e Sabbath Bloody Sabbath .La collaborazione con il gruppo dura una decina d’anni: siamo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80 quando Ozzy viene praticamente cacciato dai Black Sabbath: inizia così per lui un periodo difficilissimo anche da un punto di vista esistenziale, in preda a crisi depressive e con una fortissima dipendenza da droga e alcol .Ma nel 1980 con l’uscita del primo disco,  “Blizzard of Ozz”,Osbourne ottiene il suo primo successo discografico da solista. L’album, trascinato dai singoli come “Crazy Train “e “Mr. Crowley”, raggiunge le vette nelle classifiche inglesi e americana. Subito dopo, nel 1981, arriva il secondo Album “ Diary of Madman” (il titolo prende ispirazione dall’autobiografia dell’occultista Aleister Crowley).Gli anni ottanta sono caratterizzati da altri buoni successi , l’album “ The Ultimate Sin” del 1986 ne è testimonianza, con pezzi dall’ottimo spessore come “Shot in the Dark”.Gli anni novanta del “padre dell’heavy” sono pieni di progetti e tour : nel 1995 insieme a colei che nel frattempo è diventata sua moglie e manager Sharon, organizza  un festival di musica heavy, l’ “ Ozzfest” ed in quella occasione sul palco saliranno band del calibro degli Iron Maiden, Judas Priest, Marilyn Manson, esaltazione pura per glia amanti del genere.Nel frattempo grazie alla sua vita mai banale e davvero al limite la popolarità di Ozzy cresce, tanto da essere richiesto ed apprezzato da un pubblico sempre più ampio e non solo per gli amanti del genere heavy. Personaggio sempre chiacchierato e dalla vita eccentrica, artista rock a tuttotondo, viene richiesto ed ingaggiato da molte emittenti televisive, anticipando a suo modo quelli che nel tempo sarebbero diventati i reality show: ecco che aneddoti leggendari si sprecano, storie al limite della follia ( lo squalo gettato volontariamente nella vasca da bagno durante un concerto, la colomba lanciata negli studi della CBS , solo per citare alcuni episodi, tralasciando quelli più macabri).

Nel frattempo gli anni 2000 di Ozzy sono anche anni di lavori di un certo rilievo: Nel 2003   Ozzy pubblica “ The Essential Ozzy Osbourne”, mentre nel 2008 pubblica  “ Black Rain” .

Le sonorità e i tipici “graffi” di incontrastata purezza heavy iniziano a  lasciare spazio ad uno stile più hair e glam, i colpi di scena nel frattempo non mancano, come quando nel 2012 avviene inaspettata la reunion con i Black Sabbath che porterà alla pubblicazione dell’album “13” e ad un tour di concerti soprattutto in Usa.

Arriviamo ai giorni nostri e alla pubblicazione di lavori come “ Ordinary Man” e “ Patient Number 9” (quest’ultimo gli vale 4 nomination ai Grammy Awards)

Mai domo, sempre sotto la luce dei riflettori, icona di un rock vero, trasgressivo, senza messe misure: buon compleanno Ozzy, genio e sregolatezza allo stato puro.

Testo di Giuseppe Frascella